RITRATTI IN A4 – FEDERICA FARINI

RIVISTA HYDE PARK – RITRATTI IN A4, 18 ottobre  2010

http://www.rivistahydepark.org/ritratti-in-a4/federica-farini-%E2%80%9Cuna-stella-nella-sua-fetta-di-cielo%E2%80%A6%E2%80%9D-di-malko/

 

Federica è nata a Milano nel 1977. Quel doppio sette dice che le ha sempre portato fortuna. Dopo il liceo linguistico approdò alla Facoltà di Scienze dell’Educazione, approfondendo quindi materie umanistiche come Sociologia e Psicologia. Dal 2002 all’anno 2004 si trasferì alle Isole Baleari. Ora lavora per una banca  straniera e collabora con riviste di attualità, curando con passione alcune rubriche di moda e oroscopo.
L’astrologia e la scrittura rappresentano i suoi hobbies, e spera un giorno di essere ricordata per qualcosa che ha scritto. Di se dice: scrivo per vocazione e non solo per passione. Perché i miei pensieri possano trasformarsi in conforto, sorrisi, lacrime… Emozioni da generare come un effetto farfalla in anime a me sconosciute. Giudico il potere della scrittura simile a quello di una pozione magica, capace di collegare e  avvicinare le persone attraverso i sottili grovigli dei sentimenti migliori. Le parole  hanno un cuore grande e possono diventare un messaggio di speranza per chiunque sia in grado di accoglierlo e farlo proprio.  L’ironia e l’autoironia sono le caratteristiche che maggiormente la contraddistinguono, e alla domanda enuncia gli aggettivi che ti rappresentano, non ha dubbi nella risposta:  solare, affidabile, estroversa, allegra, sincera, passionale e ardente. Racconta di sé: a volte non sono stata eterea né tantomeno perfetta. Sono caduta e mi sono ferita come tanti, ma sono riuscita a rialzarmi e a ritrovare la strada giusta. Spesso m’immagino come Alice nel paese delle meraviglie, che affronta ogni situazione con curiosità, spontaneità e semplicità.  Nella vita ho sempre pensato che valesse la pena di provare a fare qualcosa piuttosto che rinunciare alla stessa idea di farlo. Se non si tenta, non si potrà nemmeno mai sapere come andrà a finire… Credo che niente sia realmente impossibile: è solo quando si arriva a pensare che nulla andrà bene che ci si chiude la via, perché è proprio sul nichilismo che il male si adagia e si diffonde. La Storia Infinita è il mio film guida. Metafora dell’essere umano come figura del guerriero-bambino Atreyu, eroe inconsapevole della sua immensa forza chiamata coraggio. Audacia di lottare contro mostri e calamità; energia in grado di vincere i propri limiti, anche quando sembra impossibile riuscirci. Credo che dopo un dolore, sia dolce anche il momento prima di quella felicità che certamente tornerà a farci compagnia;  una sensazione piacevole che inizia lì, ai margini dove la sofferenza s’accheta, lasciando spazio all’aspettativa del cambiamento. Piccola stella senza cielo, come canta Luciano Ligabue, mi fa ricordare di me…“Tanti ti cercano, spiazzati da una luce senza futuro. Altri si allungano, vorrebbero tenerti nel loro buio. Ti brucerai, piccola stella senza cielo. Ti mostrerai,  ci incanteremo mentre scoppi in volo. Ti scioglierai, dietro a una scia un soffio, un velo. Ti staccherai, perché ti tiene su soltanto un filo, sai”…

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This entry was posted on giovedì, gennaio 26th, 2012 at 23:19 and is filed under Rassegna Stampa. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

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